Cosa vuol dire studiare? Cosa tu pensi sia lo studio?
Molte volte allo studio viene attribuito un significato riduttivo: domani ho la verifica, oggi STUDIO; lunedì interrogazione, in questi giorni STUDIO…. Sii sincero, è così anche per te?!
Ebbene, pensare allo studio solo in vista di una verifica scritta o orale per arrivare alla promozione, è molto riduttivo. Certo, si studia anche per quello – ovviamente – ma cambiare punto di vista può rivelarsi sorprendente!
Chi mai indosserebbe i paraocchi quando di fronte gli si apre un panorama mozzafiato? Ne vedrebbe solo una piccola parte! E’ quello che devi fare con lo studio: guardarlo con i giusti occhi e nella sua completezza.
Studiare, apprendere fa parte della nostra vita e sin da piccli apprendiamo (comportamenti, gesti, espressioni…) e studiamo e poiché è tutto molto naturale, non ci facciamo alcun problema.
Con la scuola, però, le cose cambiano perché ci viene chiesto qualcosa di più, di dimostrare i nostri apprendimenti; siamo valutati per il nostro studio. Verifiche, interrogazioni, voti ci mettono sotto stress e soprattutto quando l’esperienza non è positiva, studiare diventa un incubo.
Cosa fare?
Tutto si può cambiare quando c’è la volontà di farlo e per farlo occorre l’atteggiamento giusto.
Il primo pensiero da modificare è il concetto di valutazione (e mi rivolgo anche agli insegnanti): bisogna focalizzarsi sulla prestazione e non sulla persona! Un risultato negativo va attribuito a strategie inadeguate per quello specifico compito e non alla persona! (Per questo, punto molto sul concetto di studente strategico)
Il secondo pensiero da cambiare riguarda ciò che credi dello studio [*]: se provi a definirlo in termini di SFIDA, ti sentirai più motivato e appagato. Ma come tutte le sfide, occorrono dei punti saldi che devono diventare gli ingredienti base: coraggio, costanza e perseveranza, passione.
Coraggio
Tutte le sfide si affrontano con coraggio e in relazione allo studio, tu coraggiosamente devi far fronte ai tuoi compiti ogni giorno (sederti alla scrivania, ripetere il rituale dello studente), impegnare le tue energie.
Costanza e perseveranza
Se affronti la tua sfida prima di tutto con coraggio, ti verrà naturale profondere costanza e perseveranza in ciò che fai, perché ogni giorno devi lavorare per raggiungere gli obiettivi prefissati ed arrivare al grande obiettivo finale. Una piantina per crescere ha bisogno di tante cure, acqua, sole, ma anche che tu ti accorga quando e come intervenire – magari potandola, dandole del concime, cambiarle posizione – se qualcosa non va e mette in pericolo la sua crescita.
Oggi, domani, dopodomani…. costantemente! Inizialmente può pesarti perché devi farlo con intenzione, ma giorno dopo giorno sarà sempre più facile e diventerà una routine. Se credi di non avere costanza e perseveranza, prova a leggere questo ebook.
Passione
In tutto ciò che devi fare devi metterci amore! Fare qualcosa senza amore è sterile, non dà risultati o sono risultati limitati nel tempo. Quando fai le cose con passione, tutto si affronta più facilmente e il tuo atteggiamento è positivo e propositivo. Per farlo, bisogna trovare l’interesse e la motivazione e ciò accade se ti poni come di fronte a una SFIDA (visto come si chiude il cerchio), pensando a come riuscire a risolverla, quindi spostando il tuo focus sulla soluzione.
E, credimi, quando avrai trovato la tua strada, cioè il tuo metodo, qualunque sarà la tua nuova sfida (esami, imparare una nuova lingua, un lavoro diverso) saprai di poter contare sulle abilità e competenze che nel frattempo avrai sviluppato!
Quindi??
Buono studio, o meglio, buona sfida! 😉
Mi piacerebbe avere un confronto con te, per questo ti invito a lasciare il tuo commento.
Grazie 🙂
[*] studiare apre la mente, stimola il cervello, accresce le sinapsi, fa sì che gli apprendimenti siano connessi in modo che tutto diventi una melodiosa armonia 🙂
Gli errori molto frequenti sono proprio quelli di studiare per prendere un voto quel giorno della interrogazione,non è così che bisogna studiare ma per sapere quel che poi serve nella vita.
Eh, caro Alfonso, alcuni studenti comprendono in ritardo l’importanza di studiare! 🙂