Come migliorare la concentrazione: alcuni esercizi

Molto spesso alcuni studenti lamentano una scarsa capacità di concentrazione, che li penalizza soprattutto quando se ne avrebbe più bisogno.

Ma la concentrazione non è richiesta solo in ambito scolastico-universitario; ci sono tanti momenti della vita in cui è fondamentale essere concentrati.

 

Prima di tutto è bene domandarsi quanto è importante quell’attività per richiedere attenzione e concentrazione: soprattutto nello studio se ciò che si fa suscita poco interesse la concentrazione esiterà ad arrivare. Quindi, cerchiamo motivazione in ciò che facciamo (anche una casalinga che odia stirare 😉 )

 

In secondo luogo, occorre evitare ogni fonte di possibile distrazione: come ho detto nel mio corso sull’apprendimento e in altri articoli/video, concentrarsi risulta laborioso se siamo costretti ad alzarci spesso per prendere ciò che occorre, rispondere al cellulare, mangiare qualcosa, ecc. Quindi, prepariamo tutto (acqua, cibo, materiale, ambiente …) prima di iniziare.

 

Una cosa importante da sapere sulla concentrazione, è che il tempo massimo si aggira intorno ai 40-45 minuti, poi cala. Quindi, è opportuno organizzarsi sottosessioni di studio da 45 minuti circa intervallate da una pausa di 5 minuti (con un po’ di esercizio il tempo massimo di concentrazione si può innalzare, ma occorre sempre fare delle pause).

 

Ed eccoci giunti agli esercizi veri e propri.

 

A questo punto, senza esulare dall’argomento, voglio farti un esempio dal mondo del ricamo.

 

Chi ricama sa bene che è fondamentale seguire gli schemi perché se si vuole ricamare una greca o un cuscino floreale è necessario attenersi esattamente allo schema. Pensando a ciò, mi sono ricordata di quando anch’io ricamavo (lo faccio ancora oggi ma meno di frequente) e del tempo trascorso a spostare lo sguardo dalla guida al ricamo, dal ricamo alla guida … cosa c’entra?? Beh, anche questo mi ha aiutata a cercare la strada per concentrarmi e a restare concentrata abbastanza a lungo. Perciò, facendo delle ricerche, ho scoperto che pure altri docenti esperti in tecniche di apprendimento consigliano gli schemi.

 

Sei abbastanza curioso?

 

Si tratta dei mandala (dal sanscrito: “manda” (essenza) e “la” (possedere)): tutti quei disegni che fanno uso di colori bellissimi e forme geometriche che si vedono tra buddhisti e induisti. A noi non serve conoscere il significato religioso – naturalmente – ma ce ne serviremo solo per aiutare la concentrazione.

 

Perché??

 

Semplice, perché se dobbiamo seguire uno schema la nostra mente non avrà motivo di vagare altrove ma sarà impegnata in quell’attività e resterà là. L’importante è esercitarsi e darsi il tempo. Se fatto, poi, da bambini in età scolare, sarà utile per varie ragioni: verranno fuori dei disegni bellissimi, si abitueranno a concentrarsi, staranno tranquilli e impegnati per un po’ 😉

 

Ti propongo alcune varianti e per diversi livelli di concentrazione:

  1. Disegna prima i 4 punti e poi incorniciali, seguendo il verso della freccia:
    livello1
    Puoi usare anche più linee di colori diversi. Ripeti più volte fino a raggiungere un risultato soddisfacente.
  2. Disegna i punti e poi segui il verso delle frecce per disegnare la linea:
    livello2
  3. Prosegui come indicato per i livelli precedenti (prima i punti e poi le linee):
    livello3
  4. Ovviamente, dovresti tracciare la linea con un sol tratto 😉
    livello4
  5. Per questo livello puoi provare con due varianti (altrimenti ti abitui 😉 ):
    livello5 oppure  livello5 copia
  6. Queste proposte metteranno a dura prova la tua concentrazione 😉

    livello6

    (il foglio è quadrettato perché così sarà più facile creare queste forme)

Bene, per ora hai abbastanza materiale.

Hai preparato carta e penna?? 😉

Lascia un tuo commento e condividi. Grazie 🙂

 

 

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Dettagli Maria Grazia Pastore

E’ consulente all'apprendimento e Docente di Matematica Creativa. E’ ideatrice del “Metodo MG” per l’apprendimento pratico e facilitato delle materie scolastiche e universitarie. E’ laureata in matematica indirizzo applicativo, orientamento logico-informatico. Ha svolto la tesi e studi sulla costruzione di curve e superfici nella grafica computerizzata con Open GL. E’ autrice di diversi ebook e video corsi di matematica e di tecniche di apprendimento per studenti e insegnanti. Scrive per diverse riviste scientifiche e siti. Tra i suoi diversi incarichi ha offerto la sua consulenza ad aziende e professionisti.

Commenti (4)

  1. Alfonso Musella

    I metodi inequivocabili descritti dalla Prof.ssa M.G.Pastore sono di grande aiuto per gli studenti che, come me,si accingono a studiare bene e senza molti sforzi;mi è capitato spesso di fare degli esercizi che richiedevano molto impegno e che non riuscivo a risolvere,ho lasciato tutto e magari spingendo il libro o il quaderno come se la colpa era dovuto a loro.Ho capito,ora,con l’aiuto della prof.ssa,riferendomi a quanto ho letto sopra,che quando si supera una certa soglia di stanchezza e/o concentrazione,è meglio smettere e riprendere quando si è completamente riposati.Ebbene posso garantire che il più delle volte l’esercizio,poi,mi è riuscito grazie al riposo consigliato come ho già sopra scritto.Perciò quando non si è sufficientemente concentrati lasciate tutto e riprendete quando vi sentire del tutto concentrati,e non dimentichiamo che stiamo parlando della Matematica,non di altro.

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